Facciamo il punto sull’Ecobonus: cos’è, chi può beneficiarne e per quali lavori?

Ecobonus è una misura promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito della Legge di bilancio 2019, rinnovata con opportune modifiche negli anni successivi e prorogata anche nel 2022.

La misura offre agevolazioni e detrazioni fiscali dall’IRPEF e dall’IRES per gli interventi edilizi e impiantistici di efficientamento energetico e conformità antisismica, effettuati su unità immobiliari ed edifici residenziali esistenti e per l’acquisto di veicoli a emissioni ridotte.

Si tratta dell’ennesimo provvedimento volto a sostenere il settore edilizio italiano e a mettere in atto la decarbonizzazione dell’economia, secondo quanto disposto dalla vigente normativa europea.

Esistono diverse tipologie di Ecobonus attraverso cui ottenere una determinata percentuale di rimborso spesa, la quale va dal 50-65% (Ecobonus ordinario) al 110% (Superbonus). L’aliquota varia in base al tipo di lavoro di riqualificazione eseguito dal contribuente.

Ecobonus 50%

La riduzione si applica sui lavori:

  • Relativi all’involucro edilizio: sostituzione di finestre e infissi, installazione di schermature solari, porte esterne e portoncini; per un limite di spesa di 60.000 Euro.
  • Di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e di quelli atti alla produzione di acqua calda sanitaria, con impianti dotati di caldaie a condensazione che abbiano un’efficienza energetica almeno pari al 90%; oppure di impianti con generatore di calore alimentato da biomasse combustibili. Il tutto entro un tetto massimo di 30.000 Euro.

Ecobonus 65%

Per i seguenti interventi:

  • Riqualificazione energetica globale; limite di 100.000 Euro.
  • Lavori sull’involucro edilizio di edifici esistenti o di unità immobiliari – strutture opache verticali (muri), strutture opache orizzontali (pavimenti e coperture) – che rispettino i requisiti previsti di trasmittanza termica U (espressa in M/W); spesa massima consentita di 60.000 Euro.
  • Installazione di collettori solari termici (100.000 Euro max).
  • Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione termici invernali con sistemi di termoregolazione evoluti, impianti dotati di aria calda a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza; ciascuna di queste spese non deve superare la soglia dei 30.000 Euro.
  • Installazione di micro-generatori (100.000).
  • Sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore (30.000).
  • Building automation (15.000).

Ecobonus del 70-75%

Per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali o su tutte le unità immobiliari di cui è composto il singolo condominio, la detrazione sale tra il 70 e il 75%, laddove si riescano a raggiungere determinati indici di prestazione energetica. In tal caso, il limite spesa non deve superare i 40.000 Euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari dell’edificio.

Ecobonus 80-85%

Per i condomini, l’ecobonus può raggiungere una percentuale di rimborso maggiore, qualora questi si trovino in edifici appartenenti alle zone sismiche 1, 2, 3 e i lavori abbiano appunto finalità antisismiche. La detrazione sarà dell’80% se le operazioni determinano il passaggio a una classe di rischio sismico inferiore; dell’85% se il rischio si riduce di almeno due classi. Il limite massimo è di 136.000 Euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari dell’edificio.

Superbonus 110%

Introdotto con il Decreto Rilancio, è uno sconto fiscale che annulla i costi di spesa, aggiungendo un beneficio del 10%. Si applica sui lavori “trainanti” espressamente indicati nel DL e su tutti quelli di riqualificazione energetica ad essi abbinati. È usufruibile dal 1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2022 (in alcuni casi fino al 2023).

Sono lavori trainanti:

  • «L’isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio o dell’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi». Il limite di spesa dipende dal numero di unità immobiliari interessate (50.000-30.000 Euro).
  • Interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione esistenti, sulle parti comuni degli edifici, con sistemi di riscaldamento centralizzati, raffreddamento o fornitura di acqua calda sanitaria. Valore massimo: 15.000-20.000 Euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari.
  • Gli stessi interventi del punto precedente, ma effettuati sugli immobili unifamiliari o su unità indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari (30.000 Euro).

A queste tipologie sono collegati i cosiddetti lavori “trainati” (schermature solari, impianti per la ricarica di veicoli elettrici, riduzione del rischio sismico ecc.) che hanno diritto allo sgravo fiscale solo se realizzati in concomitanza con i tre sopraesposti. L’elenco completo è contenuto nel DL 63/2013.

Soggetti beneficiari

Chi può richiedere l’Ecobonus?

Tutti i contribuenti, residenti e non, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile sottoposto agli interventi. Dunque, chi può usufruire del bonus non deve essere necessariamente il proprietario dell’unità: il prerequisito indispensabile è che sia il responsabile del pagamento delle spese e l’intestatario delle fatture. Se la spesa è sostenuta da più soggetti, avranno tutti la possibilità di richiedere la detrazione.

Tra i beneficiari rientrano disparate categorie:

  • Le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni e i nudi proprietari.
  • I titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie).
  • I titolari di reddito d’impresa.
  • Locatari o comodatari.
  • Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
  • Associazioni tra professionisti.
  • IACP e le cooperative a proprietà indivisa.
  • Il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile (fino alla parentela di terzo grado).
  • Il convivente more uxorio, anche se non è proprietario dell’immobile e non ha nemmeno un contratto di comodato.

I soggetti hanno a disposizione tre opzioni per beneficiare dell’Ecobonus:

  1. Utilizzare la detrazione direttamente nella dichiarazione dei redditi, ripartendo la quota in cinque rate annuali di pari importo;
  2. Ottenere lo sconto in fattura da parte dell’impresa che si occupa dei lavori;
  3. Cedere il credito d’imposta a banche o a intermediari finanziari.

Hai scoperto di poter usufruire di qualche tipo di Ecobonus? E allora cosa aspetti, corri a richiederlo!